I vini della Cotes du Rhone: storia e innovazione sulle sponde del fiume
Seguendo il corso del fiume dalla sorgente settentrionale fino all’assolata foce nel Mar Mediterraneo tra Arles e Marsiglia, la Valle del Rodano è una delle più estese e differenziate della Francia, patria di vini ricchi di tradizione e di gusto.
Avignone e Châteauneuf-du-Pape: dove nasce il vino dei papi
Attraversando denominazioni prestigiose come Côte-Rôtie, Cornas, Saint-Joseph e Cairanne, la Valle del Rodano rappresenta una delle culle più antiche del vino francese.
Cuore storico e culturale della regione, Avignone evoca l’eco di un passato glorioso, quando i papi in esilio iniziarono a consumare il vino prodotto a Châteauneuf-du-Pape, rendendolo nel tempo uno dei più celebri al mondo.
È però la grande abbondanza di acqua e la sua varietà di climi a rendere ricca questa regione, dove si coltivano ben tredici varietà di uve, con una netta predominanza delle bacche rosse. Tra queste spiccano Cinsault, Mourvèdre, Carignan e soprattutto il Syrah, qui considerato nella sua espressione più raffinata e complessa. A dominare la scena, però, è la Grenache Noir, vera regina del Rodano meridionale. Poche le uve a bacca bianca, tra cui Viognier, Roussanne e Marsanne, che danno vita a vini freschi e profumati.
Produrre vino nella Valle del Rodano: abbondanza, tradizione e ricerca
Tra gli anni ’80 e ’90, la crescente popolarità dei vini della regione ha portato con sé un’ondata di industrializzazione, che ha profondamente segnato la produzione della zona. Tuttavia, la selezione di Musica da Tavola privilegia vignaioli indipendenti, che producono vini ricercati, con metodi il meno possibile interventisti.
Tra questi, Thibaud Capellaro, Pierre André, Monier Perréol, Henri Bonneau, Marcel Richaud e Mas Mellet. Pierre André, si distingue come una delle produttrici più esperte della zona, con vini austeri, asciutti, profondamente speziati e di grande complessità, che conservano il fascino e l’eleganza dei vini di un tempo. Altri produttori, come Thibaud Capellaro, Marcel Richaud e Mas Mellet, hanno invece abbracciato uno stile più moderno, con macerazioni semi-carboniche che donano freschezza e morbidezza ai loro vini.
Bottiglie iconiche come Réserve des Célestins, Marie Beurrier, Terra, Ze-Ro, Terre Blanche e Fleur de Salines si sposano alla perfezione con le specialità gastronomiche locali. Il loro carattere leggermente ferroso richiama tagli di carne importanti, come la fiorentina di Limousine o la selvaggina: beccaccia, stufati o zuppe speziate. Fortemente caratteristico, poi, l’abbinamento tra il Syrah delle sponde settentrionali con il patè di olive, tipico della zona.