Savoia: vini minerali dal fascino alpino
La storia, il fascino e la fortuna della regione della Savoia sono intrinsecamente legate alle montagne che ne caratterizzano il territorio. Qui,tra suoli calcarei e scistosi, pendii ripidi e vigneti necessariamente ridotti e abbarbicati alle alture, l’espansione dell’industria vinicola ha dovuto cedere il passo a una viticoltura più artigianale e autentica.
Una lunga tradizione di abbazie, un tempo centro di controllo della produzione vinicola, ha fortemente segnato la storia di questa area montuosa. Eppure, la sua fama è relativamente recente: la distanza da Parigi l’ha tenuta lontana dalle grandi rotte commerciali, sia a livello nazionale che internazionale.
I vignaioli della Savoia: coltivare le montagne
Di riflesso, i produttori come Les Cortis e Domaine des Fables di François Gilles, hanno necessità di lavorare su terreni contenuti e spesso impervi, producendo vini asciutti e raffinati, dalla materia leggera e cristallina. Gamay, Chardonnay, Altesse, Mondeuse, Jacquère, Chasselas e Pinot Nero si esprimono qui con una vibrante mineralità, figlia dell’altitudine e del clima alpino.
Le etichette di bianchi come Merune, Naxide, Obuscule trovano un abbinamento ideale con i formaggi di montagna, esaltandone la complessità aromatica. I rossi, invece, come Les Chroniques de Gargantua, Gamabumba, Chaman e Chatawak , Obuscule e Uzée, si distinguono per la loro freschezza, perfetti compagni da gustare anche freddi nelle serate estive.