Sylvie Spielmann
A Bergheim, nel cuore dell’Alsazia vinicola, lavora e fa vino – come nella sua famiglia da generazioni – questa energica ragazza di profonde e radicate convinzioni che risponde al nome di Sylvie Spielmann in Rateau, il nostro affezionato riferimento alsaziano da più di 15 anni . Eh si perché anche J.C.Rateau, suo marito, è vignaiolo a Beaune in Cote d’Or. Entrambi, adepti della prima ora delle teorie biodinamiche di Steiner, conducono i rispettivi vigneti secondo rigidi dettami benché ciò sia molto rischioso a queste latitudini; il risultato di tanta abnegazione e di tanta integrità sono vini ammirabili per razza e precisione. Ed in effetti è proprio la precisione nella definizione aromatica e gustativa, la compattezza costitutiva fosse anche del semplice Pinot Bianco o del Sylvaner (giusto per non scomodare il Riesling che è il re) che colpiscono e convincono.
Tra le parcelle che costituiscono il suo splendido vigneto (originale geologicamente: molto poggia su antichi sedimenti di gypse e di marne grigie che rendono questi suoli inconsueti e molto vocati per la vite) eccelle il Kanzlerberg, piccolo Grand Cru di antica reputazione. Grasberg, pur se in denominazione comunale, è pure un’origine di grande qualità. Come spesso accade in Alsazia, il rapporto Q/P/Tipicità è qui rimarchevole.